Valvole termostatiche: perplessità sul rinvio al 15 aprile. Ecco i requisiti per non avere l’obbligo di installarle

In merito alle notizie pubblicate in questi giorni su alcuni quotidiani circa la possibilità che il Ministero dello Sviluppo decida di spostare al 15 aprile 2017 la data di installazione delle valvole termostatiche per i condomini centralizzati, il Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari (ARPE-FEDERPROPRIETÀ, UPPI E CONFAPPI) esprime la propria soddisfazione per quello che sarebbe già un minimo sbocco positivo alle richieste da loro portate avanti  da tempo.  Il Coordinamento infatti ha da sempre sostenuto, nel corso di convegni pubblici, dibattiti  ed interrogazioni presentate da numerosi esponenti politici  di diverse tendenze in ambito parlamentare, la necessità di fornire certezze sui tempi e sulle  modalità di esecuzione di tali lavori di adeguamento che devono rappresentare un autentico risparmio, sia economico che energetico, per i singoli proprietari. Proprio per questo il Coordinamento esprime perplessità sulla data del 15 aprile che non fornisce alcuna assicurazione nei confronti di quei milioni di condomini che ancora devono effettuare i lavori e che si troverebbero a dover agire ugualmente nel periodo in cui il riscaldamento è acceso per motivi climatici e mentre le valvole sono praticamente esaurite o hanno costi quasi raddoppiati.  Per questo attendiamo che o il Ministero dello Sviluppo o il Governo si pronuncino in maniera formale tenendo presente quali sono tutte le motivazioni di carattere tecnico, economico e sociale da  noi perseguite nel momento in cui abbiamo sempre posto al Governo come data utile quella del 31 dicembre 2017.  Un altro fattore positivo, e da pochi evidenziato – ha dichiarato Massimo Anderson, presidente di FEDERPROPRIETA’ – è che il Ministero dello Sviluppo ha determinato le clausole alla base della differenza di risparmio fra i singoli appartamenti di un condominio che potrebbero rappresentare, se decisamente sproporzionati, un motivo tecnico per non effettuare i lavori e che sono così espressi: si deve rilevare il fabbisogno energetico per metro quadrato di tutte le unità immobiliari, poi si individuano l’appartamento con il fabbisogno a metro quadro più basso e quello con il fabbisogno più elevato. Se la differenza tra i due supera il 50% si può disapplicare la norma.

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